Palazzo Fava

Palazzo delle
Esposizioni

     

     

    Via Manzoni 2, Bologna

     

    Palazzo Fava resterà chiuso al pubblico dal 12 febbraio 2024 al 21 marzo 2024 compresi.

    Per informazioni sui costi dei biglietti consulta le tariffe nella pagina Mostre in corso

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    Edificio di origini medievali, Palazzo Fava assume la sua attuale struttura dopo l’acquisizione nel 1546 da parte della famiglia Fava, una delle più antiche della città e caratterizzatasi, fin dagli albori, da esponenti che si distinsero nell’arte, nelle scienze, nelle lettere e nella vita politica. Nel 1584 Filippo Fava incarica i tre giovani Ludovico, Annibale e Agostino Carracci di decorare il salone e le stanze del piano nobile, per quella che è la loro prima opera su commissione e, insieme, l’occasione per dare pubblicamente saggio della grandezza della propria arte.

    Nel ciclo di affreschi, definito dallo storico d’arte Roberto Longhi un “romanzo storico” in grado di oltrepassare le secche del manierismo, i Carracci raggiungono altissimi risultati per naturalismo anti-accademico e maturità pittorica, specialmente nel Ciclo di Giasone e Medea che decora il salone del piano nobile, innovando il concetto del ciclo di affreschi che fino a quel momento prevedeva una presenza massiccia di decorazioni a scapito della narrazione.

    Con questo capolavoro indiscusso della pittura seicentesca i tre artisti rivoluzionarono la tradizionale concezione di partitura narrativa, rappresentando più azioni all’interno dello stesso riquadro, raggiungendo così momenti di assoluta modernità stilistica. Tra i riquadri spicca l’episodio degli Incanti notturni di Medea, con la maga nell’atto di purificarsi al ruscello sotto i raggi della luna, definito il primo nudo moderno della storia dell’arte dallo storico dell’arte Andrea Emiliani.

    Le altre sale sono decorate da un ciclo di affreschi raffiguranti alcuni episodi tratti dall’Eneide, realizzato da Ludovico Carracci e da allievi noti (Francesco Albani, Bartolomeo Cesi) e ignoti.

    Dopo l’estinzione del ramo dei Fava-Ghisilieri, il palazzo pervenne prima alla Famiglia Medica, poi al Grand Hotel Majestic già Baglioni. Nel 2005 l’intero complesso fu acquistato dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, completamente restaurato e riconsegnato alla città nel 2011 come Palazzo delle Esposizioni.

      Un luogo da vivere ogni giorno e per tutto il giorno: dalla colazione all’aperitivo, passando per un pasto veloce, il caffè del museo è un luogo perfetto per incontrarsi, discutere, leggere: nella sala interna – tra opere d’arte e arredi di design – o ai tavolini esterni, in uno dei tratti di portico dichiarati Patrimonio Unesco.

      Il caffè del museo è gestito da Sebastiano Caridi, Maestro Pasticcere vincitore di "Il Più Grande Pasticciere" 2015, noto per la pasticceria dolce e salata, caratterizzata dal piccolo formato e la cioccolateria. L’offerta prevede anche piatti semplici ma ricercati e una produzione speciale di pane e lievitati.

      Una pausa al caffè è ovviamente anche il modo perfetto per iniziare o terminare la tua visita al Palazzo.

      Per riservare un tavolo chiama lo +39 051 3178764 oppure scrivi una mail a info@sebastianocaridi.it.

      Aperto dal lunedì alla domenica, dalle ore 07.30 alle ore 20.30.

       

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