Il Presepio di Wolfango
Santa Maria della Vita
Via Clavature 8, Bologna
8 dicembre 2019 /
19 gennaio 2020
Durante tutto il periodo natalizio Santa Maria della Vita ospita la mostra “Il Presepio di Wolfango”, curata dalla figlia dell’artista Alighiera Peretti Poggi.
Wolfango, grande appassionato di presepi fin dalla tenera età, iniziò a plasmare nel 1964 le statue del suo Presepio per far vivere ai suoi figli la magia che lui stesso aveva vissuto da bambino.
Il paesaggio umano che circonda Gesù, Giuseppe e Maria nel Presepio di Wolfango è un bizzarro, sorprendente impasto di sacro e profano, storia e contemporaneità, fantasia e realtà: ci sono Papa Giovanni XXIII e Gandhi, la filosofa Ipazia e Charlot, Federico Fellini e Giulietta Masina in veste di clown, le sfogline e Carlo V d’Asburgo, Re Enzo e Padre Marella, Garibaldi, Gorbaciov e Reagan padroni del mondo ed Obama che reinterpreta la statua della libertà. Ma anche Eugenio Riccòmini e Nino Migliori, Fabio Roversi-Monaco nei panni del giurista che emanò il Liber Paradisus, Aladin Hodzic, il bambino mutilato durante la guerra nella ex Jugoslavia, una Eva peccatrice e invecchiata, Mickey Mouse e molti altri.
Il pittore, che era solito definirsi «l’agnostico a cui piace il Presepio», nel corso di cinquant’anni ha modellato 200 statuine in terracotta accostando all’iconografia religiosa classica – dai Magi ai pastori, dalla stella cometa al bue e all’asinello -, luoghi, simboli, oggetti e personaggi illustri bolognesi e non, che intrecciano la Storia con la S maiuscola alla dimensione intima e familiare del Larario di Wolfango, tra tavole e focolari.
Se la chiesa ospita il grande Presepio, al piano superiore del complesso monumentale di Santa Maria della Vita (L’Oratorio dei Battuti), i visitatori potranno ammirare gli schizzi e i disegni preparatori delle statuine, presenti anche nel volume di Minerva Edizioni, curato dalla figlia Alighiera, che ricorda la stanza allestita a presepio, i lunghi lavori preparatori e le processioni di amici che venivano ad ammirare, di anno in anno, le nuove creazioni del padre. In mostra esposta per la prima volta anche l’opera ‘La cornamusa nel muschio’: un acrilico su tela del 2006, nel quale Wolfango dipinge e riporta alla memoria le sue statuine avvolte nel muschio, che la guerra distrusse.
Un ricco calendario di attività per adulti, famiglie e bambini, pensate dai Servizi Educativi di Genus Bononiae è stato pensato in occasione delle festività natalizie alla scoperta dei presepi che animeranno i diversi spazi del circuito museale.
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