Bruno Pulga
Ventidue
Santa Maria della Vita
Via Clavature 8-10, Bologna
21 dicembre 2022 /
19 marzo 2023
Il percorso espositivo si è composto delle opere donate a Genus Bononiae dal nipote Giulio, il quale alla morte del padre ha deciso di lasciare una parte rilevante della produzione del nonno nella città che lo vide nascere, con il proposito che qui venga conservata e valorizzata. Profondo è infatti il rapporto che lega Pulga a Bologna: qui si formò all’Accademia di Belle Arti con Giorgio Morandi e Virgilio Guidi e qui si affermò, insieme agli altri membri dell’Ultimo Naturalismo di Francesco Arcangeli, come uno dei più originali interpreti della corrente informale in Italia.
Bruno Pulga Ventidue ha presentato al pubblico il lascito, che è anche e soprattutto una preziosa attestazione di stima e fiducia verso le attività di Genus Bononiae, formato da 25 oli, 2 acquerelli, 2 litografie, 3 disegni a matita e 10 a pennarello esposti per la prima volta.
Il lascito si affianca agli altri lavori di Pulga già presenti all’interno delle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo, costruendo un nucleo cospicuo e coerente di opere capaci di rappresentare l’intero arco evolutivo della carriera dell’artista: dalle Nature morte alle Figure degli anni ’50, dai Paesaggi alle Falaise del decennio successivo, dalle Teste ai Tavoli operatori dipinti a cavallo tra i ’60 e i ’70, fino alle grandi Luci-Natura degli anni della maturità con le quali Pulga pare voler ritornare, in uno stato d’animo riappacificato, all’Ultimo Naturalismo degli esordi.
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