
Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525-1594) nel V centenario della nascita
Lunedì 24 novembre 2025
Ore 20:45
Costo: ingresso gratuito sino ad esaurimento posti
Il Santuario di Santa Maria della Vita e il Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca fanno da cornice a un concerto speciale.
In una pagina di Le Faville del Maglio, Gabriele d’Annunzio racconta l’emozione provata da ragazzo, quando, in un vespro d’ottobre, ascoltò nel Santuario il mottetto Peccantem me quotidie di Giovanni Pierluigi da Palestrina. L’ascolto di quella polifonia gli suscitò un sentimento profondo, come se la musica trasformasse la sua angoscia in una melodia di dolore e bellezza: «Ero come se il Palestrina prendesse in me la mia angoscia più profonda e ne facesse la sua sostanza musicale, ne facesse la sua melodia tragica, ne facesse la sua lamentazione virile». La voce dell’organo amplificò l’estasi, raccontata da d'Annunzio con una splendida metafora antropomorfa: «Le mie ossa mi parevano vuotate di midolla e fatte cave per essere più sonore, per meglio vibrare, per meglio obbedire al gioco dei registri».
L’organo, presenza costante nell’opera di d’Annunzio, ritorna anche nel romanzo Il Fuoco, dove diventa strumento mitico e simbolico: un organo di cristallo mosso dal vento, “multisonum silentium”, capace di far cantare acqua, pietre e legno.
Il concerto intreccia così le architetture sonore di Palestrina, di cui ricorre il V centenario della nascita, con le parole visionarie di d’Annunzio, in un percorso che unisce musica e letteratura nella luce del Santuario e davanti al dramma del Compianto.
Interpreti:
Presentazione di Giordano Bruno Guerri, Presidente della Fondazione «Vittoriale degli Italiani».
Coro della Cappella Musica di San Petronio
Direttore: Michele Vannelli
Organista: Andrea Macinanti
Voce recitante: Emanuele Montagna
In collaborazione con «Organi antichi un patrimonio da ascoltare» XXXVII edizione
E' consigliata la prenotazione.
Iscriviti
alla nostra
newsletter!

