Zhang Dali disegnava il suo ritratto gigante, di notte, sui muri delle periferie che pian piano venivano abbattute per dare spazio a nuovi quartieri, a volte, lo stesso artista, seguendo le linee del suo grande profilo sul muro, creava dei varchi, come fossero vere proprie porte che squarciavano e irrompevano tra il vecchio e il nuovo. La sua firma, la sua tag, erano o AK-47 o K18 in ordine la sigla di un’arma e dell’oro simboli della violenza e del potere economico.
La tag, in genere, rappresenta un concetto, un riassunto, una descrizione, in questo caso di un artista e del senso delle sue opere; così faremo in laboratorio, creeremo una nostra tag, che ci descriva e racconti, per poi condividerla con i compagni.