Una mostra per riscoprire il fotografo emiliano Pietro Poppi, pioniere della fotografia e titolare diFotografia dell’Emilia, uno degli studi fotografici italiani più importanti nella seconda metà dell’Ottocento, secondo solo a quello dei fiorentini Alinari.
L’esposizione, allestita fino al 28 febbraio nella Biblioteca D’Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale, offre al pubblico un profilo completo dell’opera di Poppi, raccolta in quello che è considerato il più importante fondo fotografico ottocentesco della città.
La selezione di più di 100 opere è il risultato, infatti, di un complesso progetto di catalogazione e studio del materiale proveniente dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e dai più importanti archivi italiani.
Un patrimonio che racconta un’importante fase di trasformazione di Bologna, da città medievale chiusa nelle sue mura trecentesche a moderno centro urbano in espansione verso la campagna circostante.
Stampe fotografiche, negativi su lastra e pubblicazioni sono state digitalizzate, messe in sicurezza e rese disponibili anche alla visione online per restituire all’autore quella rilevanza a scala nazionale che gli era riconosciuta in vita.
“La selezione di immagini che qui presentiamo è volta a mostrare questa varietà di soggetti, a porli in relazione tra loro come espressione della stessa personalità, frutto dell’esperienza di un grande professionista con l’anima d’artista, che si definiva, come molti suoi contemporanei, “pittore fotografo”.
Cinzia Frisoni
Curatrice
L’evento espositivo è arricchito da un ciclo di 6 incontri sulla dimensione tecnica della professione fotografica nell’Ottocento.
Orari
Lunedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Domenica: 9-13
Martedì: 9-17
Sabato: 14-18
Sede
via Nazario Sauro 20/2, Bologna
Servizi educativi
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