Venerdì 1 giugno 2018 alle ore 11.00 – AULA MAGNA DI SANTA LUCIA (via Castiglione 36, Bologna)
RITMI CIRCADIANI, MOSCERINI DELLA FRUTTA E IL FINANZIAMENTO PUBBLICO ALLA RICERCA DI BASE
Michael Rosbash
Introducono: Fabio Roversi Monaco e Giuseppe Plazzi
Gli ultimi 35 anni hanno segnato un profondo cambiamento nel campo dei ritmi circadiani. Questa “era molecolare” si è aperta con gli studi sulla Drosophila, il moscerino della frutta, un modello della ricerca in genetica da oltre 100 anni. Insieme ai miei colleghi abbiamo identificato i meccanismi sottostanti la sincronizzazione circadiana, scoprendo che tali meccanismi si sono conservati evolutivamente in tutti gli animali.
In altre parole, i progressi ottenuti dallo studio della Drosophila sono trasferibili alla ricerca sugli esseri umani. Nel moscerino, come nell’uomo, l’orologio circadiano governa infatti larga parte di tutta l’espressione genica. Questo spiega come una considerevole parte della fisiologia animale (dalla biochimica al metabolismo, dall’endocrinologia al comportamento e al sonno) risulti sotto il controllo circadiano. Studiare il rapporto tra la funzione circadiana, il cervello ed il sonno nel moscerino è ulteriormente facilitato dal fatto che l’orologio circadiano del cervello della Drosophila conta solo su 75 coppie di neuroni, a confronto con la complessità del cervello dei mammiferi.
Il mio campo di ricerca è stato largamente finanziato dai National Institutes of Health degli Stati Uniti, che rimangono essenziali per sostenere e portare avanti la ricerca collegata alla salute.
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