Dal 26 maggio al 24 settembre, a Palazzo Fava. Palazzo delle Esposizioni, Genus Bononiae, insieme a Fondazione Carisbo, e Fondazione Saffaro presentano Viaggio verso l’ignoto, una mostra a cura di Claudio Cerritelli e Gisella Vismara che illumina la poliedrica figura di Lucio Saffaro (Trieste 1929 – Bologna 1998): pittore, scrittore, poeta e matematico tra i più originali della cultura e dell’arte italiana del secondo Novecento.
In occasione della mostra, nella Biblioteca di San Giorgio in Poggiale si terranno due conferenze che tratteranno della vita e della produzione dell’artista triestino.
La prima, venerdì 26 maggio, alle ore 18.00, vedrà protagonista lo storico dell’arte Flavio Caroli. Ripercorrendo le tracce del suo ultimo libro, I sette pilastri dell’arte di oggi. Da Pollock alle bufere del nuovo millennio (Mondadori, 2021), Caroli illustrerà le linee principali dell’arte del secondo dopoguerra, riflettendo sul fatto che Lucio Saffaro ha tracciato con la sua arte e il suo pensiero uno dei grandi percorsi dell’arte contemporanea.
Ingresso libero sino ad esaurimento posti; per prenotare un posto cliccare qui.
A seguire, giovedì 15 giugno, sempre alle ore 18.00, ci sarà l’incontro con Piergiorgio Odifreddi dal titolo “I poliedri saffarditi”: il celebre matematico presenterà il lavoro di Lucio Saffaro attraverso un affascinante racconto interdisciplinare tra arte, poesia, musica, matematica e geometria. Nel 2000, Odifreddi, nel suo libro Il computer di Dio. Pensieri di un matematico impertinente (Raffaello Cortina Editore), ha dedicato, all’artista triestino, il saggio “Lucio Saffaro, l’Escher italiano”. Nel 2013, torna ad occuparsi di Saffaro, con la mostra collettiva e il catalogo L’enigma Escher. Paradossi grafici tra Arte e Geometria. Attraverso vari articoli, su “La Stampa” (1998), e l’ “Espresso” (2004), e in varie riproduzioni per i volumi Mondadori, Odifreddi ha sempre ricordato la singolarità e il rigore dell’artista triestino, la sua “ironia ‘incalcolabilmente triste’” e il suo “vivere coraggiosamente” e in “silenzio” “senza mai cedere al compromesso”.
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