RIAPERTURA SEDI DI GENUS BONONIAE DAL 19 MAGGIO
Genus Bononiae, Musei nella città organizza la riapertura delle porte di tutti i musei ai visitatori, in piena aderenza ai protocolli di sicurezza previsti dalle normative in vigore per il contenimento dell’emergenza da Covid-19.
Non solo Palazzo Fava con la mostra La Riscoperta di un Capolavoro sul ritorno a Bologna del Polittico Griffoni, ma anche tutte le altre sedi del circuito nel centro della città.
Nel Complesso di Santa Maria della Vita nuovamente accessibile il Compianto sul Cristomorto gruppo scultoreo realizzato da Niccolò dell’Arca, con un massimo di 3 visitatori contemporaneamente; mentre è ancora possibile visitare la mostra Women. Un mondo in cambiamento organizzata in collaborazione con il National Geographic ed allestita nell’Oratorio. L’esposizione che avrebbe dovuto chiudere il 17 maggio, viene prorogata fino al prossimo 13 settembre: per garantire le norme di distanziamento previste dal DPCM è consentita l’accesso in mostra di un massimo di 60 persone contemporaneamente.
Riapre anche la Biblioteca d’arte e di storia di San Giorgio in Poggiale, che dal 2009 custodisce l’ampio patrimonio librario – 100mila volumi di storia e storia dell’arte locali – della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna: ancora visibile al pubblico la mostra Zoo di carta, con le preziose illustrazioni zoologiche stampate a Bologna alla fine del Settecento a partire dall’Histoire naturelle di Georges-Louis Leclerc conte di Buffon, sorta di Encyclopédie zoologica che ebbe una grande fortuna e molte imitazioni in Europa ed Italia.
Orari di apertura sono lun.-merc.-ven. 9.00-13.00 e mar.-giov. 9.00-17.00.
Anche San Colombano- Collezione Tagliavini, che quest’anno festeggia i 10 anni dalla sua apertura, accoglie nuovamente nei suoi spazi i visitatori che potranno ammirare la collezione straordinaria e preziosissima di oltre 90 strumenti – clavicordi, arpicordi, organi, clavicembali, spinette, pianoforti, perfettamente funzionanti – donati dal Maestro Luigi Ferdinando Tagliavini, organista e musicologo bolognese.
Infine, Palazzo Pepoli. Museo della Storia di Bologna, cuore stesso di Genus Bononiae con il suo percorso museale innovativo dedicato alla storia, alla cultura e alle trasformazioni di Bologna, dalla Felsina etrusca fino ai nostri giorni, grazie anche alla nuova Sala dei Terremoti, che arricchisce il percorso espositivo di un punto informativo sui caratteri sismici della città e dell’intera area bolognese, realizzando così un progetto unico in Italia. Resta temporaneamente chiusa soltanto la sala con l’applicazione di realtà virtuale “Il futuro dimenticato”.